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Giordano Bruno

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La filosofia della natura Giordano Bruno fu testimone di quell’amore per la natura che rappresenta il sentimento caratteristico del Rinascimento. Nella sua prospettiva, legata ad una visione magica dell’universo, trova espressione la prima compiuta affermazione dell’infinità dell’universo. Egli fu l’artefice della moderna concezione dell’infinito, opponendosi alla tradizione aristotelica e riprendendo le ipotesi del neoplatonismo, giunge ad affermare che l’universo sia uno spazio infinito, costituito da infiniti mondi. Tale concezione si fonda sull’assunto che l’universo abbia una causa e un principio primo infinito, ovvero una mente al di sopra di tutto identificabile con Dio stesso, da cui non può che derivare un effetto infinito. Allo stesso tempo, però, Dio è anche la mens insita omnibus, ovvero la mente insita in tutte le cose, secondo il principio razionale immanente nel mondo, che lo rende quindi “anima del cosmo”, contente di tutte le idee e colui che plasma la materia. Ta