Tommaso Campanella

L’esaltazione della scienza e della tecnica


Tommaso Campanella, nato a Stilo, in Calabria, nel 1568, fu un frate domenicano che, accusato di eresia per la sua adesione al naturalismo e al sensismo del filosofo cosentino, venne processato dall’Inquisizione e incarcerato, trascorrendo così numerosi anni della sua vita.



Ispirato dal pensiero di Telesio, egli si dedica alla rivalutazione culturale e pedagogica della natura, rigettando la cultura libresca e appellandosi ad un’esperienza diretta della realtà.

Egli reinterpreta quindi la fisica di Telesio, dopo aver tratto suggestioni dalla magia e dalla metafisica, le quali lo portano a sostenere l’universale animazione di tutte le cose del mondo, le quali, alla pari di uomini e animali, sono dotate di sensibilità.


I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’ESSERE 

Il fondamento ultimo di una natura, intesa come totalità, è Dio, il quale crea e governa il mondo attraverso i tre principi fondamentali dell’essere:

  • La potenza, la quale rende ogni cosa come dev’essere
  • La sapienza, dalla cui deriva l’armonia che regge il mondo
  • L’amore, capace di indirizzare ogni cosa verso il suo fine 

LA CITTÀ DEL SOLE

Opera più famosa di Campanella, La città del sole è un testo appartenete al genere letterario dell’utopia, nel quale l’autore propone un nuovo modello ideale di società.

L’opera si svolge sotto forma di un dialogo tra un nobile e un navigatore genovese, il quale racconta al primo la storia di una città che egli ha potuto visitare, in cui la famiglia è abolita, la proprietà privata e la schiavitù sono abolite e il lavoro è considerato un grande lavoro. 


Campanella riserva una grande attenzione alla formazione dei ragazzi, sottolineando non solo la necessità di un’istruzione basata sull’osservazione diretta delle cose, ma anche al bisogno di sradicare dal mondo l’ignoranza.

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