Telesio
Il nuovo sguardo sulla natura
Uno degli aspetti importanti della civiltà rinascimentale è il nuovo modo di guardare alla natura, la quale, sottratta alle considerazioni teologiche e alle interpretazioni magiche, inizia il suo essere scoperta con uno sguardo scientifico, concezione che sarà propria della rivoluzione scientifica del seicento.
Questo nuovo sguardo è già, in parte, presente in una delle opere del pensatore calabrese Bernardino Telesio, dal titolo La natura secondo i propri principi.
In quest’opera l’autore, distaccandosi dalla visione medievale, afferma che l’uomo non deve imporre schemi alla natura, ma scoprirne le leggi specifiche che la regolano.
Tali leggi si identificano con l’azione di due forze contrastanti, le quali nell’universo si applicano alla materia:
- Il caldo, la forza dilatante e principio di movimento
- Il freddo, la forza condensante e principio di immobilità
Per Telesio le forze, intese come principi agenti, e la materia, ovvero la massa corporea, sono inseparabili ed agiscono solo se legate l’una all’altra.
La sostanza, data dall’unione di forza e materia, ha carattere dinamico e consiste in una incessante storia di generazione, trasformazione e rigenerazione.
ACCUSE ALLA SCIENZA DEL PASSATO
“Che cosa, infatti, questa natura può aver rivelato a essi, i cui discorsi, nessun escluso dissentono e contrastano con le cose, e anche con se stessi?” De rarum natura
Telesio accusa i filosofi e gli scienziati di non aver mai posseduto l’umiltà di osservare la veridicità del modo in cui le cose si verificavano, proiettando invece su di essi proprietà esistenti solamente nella loro immaginazione, costruendosi “un mondo “, incuranti dell’autenticità del mondo fisico.
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